ATTIVITA' DA FARE INSIEME
Siete un gruppo di amici e volete conoscere il mondo delle buchette del vino? Volete fare un regalo di compleanno con qualcosa di insolito e di speciale?
La nostra Associazione offre la possibilità di organizzare a Firenze, su richiesta, le seguenti attività:
Visita guidate di 1 ora e mezza nel Centro Storico, itinerari a scelta e su misura e, alla fine, per chi lo vuole un calice di vino attraverso una buchetta aperta.
Per ogni attività minimo 10 persone, 15,00€ a testa (10,00€ bambini fino a 10 anni), + 5,00€ per un calice di vino (facoltativo).
Per informaioni e prenotazioni scrivere a info@buchettedelvino.org
Un gioco a piccoli gruppi (adulti, ma anche bambini) in gara tra di loro per trovare e fotografare le buchette indicate su una mappa, con quiz e indovinelli e un premio finale per chi vincerà e... per tutti gli altri.
Un percorso di 1 ora e mezza nel Centro Storico in sella alla propria bicicletta, con guida e accompagnatore, auricolari per tutti e a fine visita, per chi lo vuole, un calice di vino attraverso una buchetta aperta.
Nuove (e false) buchette del vino nel mondo
Molte persone, affascinate dalle buchette del vino conosciute durante una visita a Firenze o nel web, decidono di costruirsene una tutta per loro (e i loro amici) nella casa in cui abitano. Oppure, avendo un locale, creano una buchetta per vendere calici di vino come si fa a Firenze.
Ecco in questo post le immagini di alcune nuove buchette aperte in varie parti del mondo.
NEW YORK Brooklyn
Epcot, Florida, USA
Kingston, Ontario, CANADA
California, USA
Williamsburg, New York, USA
Buenos Aires, ARGENTINA (Estados Unidos 470, San Telmo)
BRASIL
Tampa, Florida, USA
PHUKET, Thailand
Vancouver, CANADA
Los Angeles, California, USA
ARGENTINA
VISTI IN MOSTRA
La mostra sulle buchette del vino è finita.
Dal 1° al 16 settembre sono state 5.000 le persone che sono entrate nel Palagio di Parte
Guelfa a Firenze e hanno visitato la mostra
allestita nella Sala Brunelleschi.
Ecco alcuni degli oggetti esposti in mostra.
Porta di legno con buchetta (Collezione privata)
Liberata dallo spesso strato di vernice che la ricopriva, questa antica porta ha svelato la sua funzione di accesso ad una rivendita di vino che ha operato fino a fine ‘800 in via de’ Castellani a Firenze. Francesco Aimone Puccetti, proprietario del fondo, l’ha conservata e custodita con cura, permettendoci di apprezzarne la bellezza, soprattutto nei particolari della buchetta del vino, completa di cardini e chiavistello e ancora funzionante.
Cornice originale in pietra (Collezione privata)
Questa cornice di buchetta proviene da una casa fiorentina in Via Torta, resa invisibile da successive intonacature. Fu sottratta a distruzione certa da Fabio Baldi Papini negli anni '60 del Novecento, che la notò mentre venivano fatti dei lavori per la posa dei contatori del gas, e da allora la famiglia Baldi Papini custodisce il cimelio con affetto.
Sportellino di buchetta
Legno, chiodi realizzati a mano e ribattuti, chiavistello, cardini in ferro.
XVIII secolo?
(Collezione privata)
È rimasta solo la porticina chiodata originale (qui esposta) che serrava la buchetta ricavata nel portone di un’antica rivendita di vino nel Palazzetto dei Carnesecchi in Via Rondinelli. La conserva da quasi mezzo secolo Jacopo Bojola, proprietario del negozio omonimo, dopo averla salvata dalla distruzione duranti i lavori di ristrutturazione della facciata del palazzo.
LE BUCHETTE SCOMPARSE
Il censimento sempre aperto delle buchette del vino presenti a Firenze e in Toscana comprende, inevitabilmente, anche quelle referenze che testimoniano una presenza che non c'è più, cioè una scomparsa.
Grazie al lavoro attento e approfondito di ricerca d'archivio, le architette Anna Claudia Palmieri e Chiara Martelli stanno trovando stampe, fotografie e documenti di grande valore.
Il numero delle buchette fiorentine e toscane si arricchisce quindi di nuovi indirizzi, proposti puntualmente, via via che vengono scoperti, nella pagina dedicata di questo sito.
14.09.22
IL NOSTRO LIBRO
in italiano e in inglese
Un nuovo, bellissimo libro, con la storia e tutte le più recenti scoperte sulle buchette del vino a Firenze e in Toscana.Opera delle storiche dell'arte Diletta Corsini e Lucrezia Giordano,è un punto fermo sugli studi e le conoscenze che riguardano le caratteristiche aperture toscane. Ricco di illustrazioni, contiene la galleria fotografica delle quasi 300 referenze censite dalla nostra Associazione.
Il libro di 96pp interamente a colori costa 12,90€.
Si può ordinarlo a info@buchettedelvino.org
con spedizione gratuita in Italia.
E' in vendita presso le librerie
Libraccio via de' Cerretani 16r Firenze
CuriosaMente via dei Servi 94r Firenze
Salvemini Piazza Salvemini 18 Firenze
L'Orablu Viale dei Mille 27r Firenze
Cento Libri via Pietrapiana 1Firenze
L'Angolo del Libro via Webb 1Firenze
Libreria Gioberti via Gioberti 37
e via D'Antiochia 15 Firenze
Libreria Giorni via Martelli Firenze
La Formicola P.zza Matteotti 14, Greve
Lo Spazio Via Curtatone 20, Pistoia
o nei locali con buchetta a Firenze
Vivoli via dell'Isola delle Stinche
Babae via Santo Spirito 21r
Divin Boccone via delle Caldaie 30r
anche su AMAZON
Da tutto il mondo è possibile ordinare il libro sia nella versione in italiano che in quella in inglese anche sulla piattaforma Amazon
Sono sempre di più i locali che, lontano dalla Toscana e dall'Italia, propongono la vendita del vino con la modalità delle nostre buchette.
L'11 aprile è stato inaugurato un nuovo locale a Sacramento, in California. Si chiama WHIRED WINE WINDOW e in grande evidenza mostra la scritta luminosa "buchette del VINO". Volete sapere cosa offrono? Ecco il link al loro sito:
Matteo Faglia, presidente dell'Associazione Buchette del vino, è stato intervistato su Radio Time, emittente toscana che promuove e valorizza il territorio attraverso le sue realtà culturali, economiche, produttive.
Qui accanto. il video dell'intera chiacchierata.
Sono tanti i nomi con i quali queste singolari aperture nei muri dei palazzi fiorentini sono state chiamate nei secoli. Eccoli qui di seguito, con in cima le nostre Buchette, il termine più comune e familiare, quello che abbiamo scelto anche come nome della nostra associazione.
BUCHETTE FINESTRINI BUCHE TABERNACOLI PORTICINE FINESTRINE
MOSTRE SPORTELLI FINESTRUOLE SPORTELLINI NICCHIE PORTICCIOLE
PORTICELLE PORTE DEL PARADISO
E NELLE ALTRE LINGUE?
Con l'esplosione di interesse che abbiamo avuto quest'estate e la ribalta internazionale su tutti i media e i social, abbiamo visto che il termine inglese adottato da tutti è WINE WINDOWS, come già da noi suggerito, e da qui, nelle altre lingue, la traduzione si è basata sull'idea di "finestre del vino".
WINE WINDOWS (inglese) VITRINES À VIN (francese) ma anche LUCARNES À VIN WEINFENSTER (tedesco)
BORABLAKOK (ungherese) DOORGEEFRAAMRIES VOOR WIJN (olandese) WINNE OKIENKA (slovacco)
VIN FÖNSTER (svedese) VENTANAS DEL VINO (spagnolo) VINNE OKNA (russo)
JANELAS DE VINHO / BURACOS DO VINHO (portoghese) SARAP PENCERELERI (turco) VIINI-IKKUNA (finlandese)
WAIN NO KOMADO (giapponese) PARATHYRA TOU KRASIOU'(greco) VINSKE PROZORE (croato)
WA IN CHANG MOON (coreano)
il mondo scopre le buchette del vino!
A maggio, durante il lockdown, la gelateria Vivoli in pieno centro a Firenze ha la splendida idea di aprire la sua buchetta e servire caffè, bibite e gelati in piena modalità anti-contagio: un successo immediato, ripreso da altri tre esercizi, Babae in via Santo Spirito, Osteria delle Brache in piazza Peruzzi, Il Latini in via dei Palchetti.
Nel frattempo (vedi articolo qui sotto) la nostra Diletta Corsini trova uno straordinario documento del 1634 che parla dell'uso degli "sportelli del vino" durante la peste a Firenze con finalità anti-contagio: la storia si ripete, è una notiziona! Ne parla Repubblica online e l'articolo ha un seguito incredibile. Ai primi di agosto la giornalista inglese Phoebe Hunt si incuriosisce, intervista il nostro presidente e pubblica un articolo su Business Insider, importante testata online con grande seguito in tutto il mondo. Il New York Post rilancia l'articolo ed è boom.
Nel mese di agosto esce in tutto il mondo la notizia della "riapertura delle buchette del vino a Firenze". La nostra associazione, i nostri profili social e il sito sono sommersi di
visite e di richieste di fotografie e interviste. Arrivano a Firenze anche alcune TV, tra cui CBS dagli Stati Uniti e BBC dall'Inghilterra. Raccogliamo, nel solo mese di agosto, un centinaio di articoli e video, che abbiamo a nostra volta rilanciato su Facebook e Instagram e raccolto nella pagina della rassegna stampa del sito.
BUCHETTE ANTICONTAGIO,
IERI E OGGI
Anno 2020: emergenza Covid-19, lockdown dall'8 marzo, tutti in casa per due mesi, poi finalmente una graduale riapertura. Alcuni locali fiorentini ripristinano l'uso della loro buchetta del vino per servire caffè, bevande, tramezzini e gelati, in assoluta sicurezza.
Anno 1634: è appena finita la peste a Firenze e l'accademico fiorentino Francesco Rondinelli redige una "Relazione del contagio" dove descrive l'efficacia anticontagio degli "sportelli" del vino. Un documento di grande importanza per la storia delle buchette, trovato e raccontato da Diletta Corsini.
E' possibile che ce ne siano anche in Piemonte?
di Diletta Corsini
Alessandra Bianchi lavora da anni nel mondo del vino, occupandosi attualmente delle vendite
di una bella cantina a Barolo, nelle Langhe. In questo territorio, dove si produce uno dei vini
più famosi in Italia e nel mondo, c’è il paesino di Monforte d’Alba, e lì un giorno, passeggiando
per il centro storico, il suo occhio cade sulle strane aperture ritagliate nel legno di due portoni
ad altezza di braccio. Alessandra, che per caso tempo fa si è imbattuta nel nostro sito e si è
appassionata alla storia delle buchette del vino, ci manda le foto e pone la domanda cruciale:
possono esserlo anche queste? In Piemonte?
Di finestrini arcuati (pochi) e quadrotti (i più) nei portoni ne abbiamo trovati a iosa, addirittura
in Francia, in Liguria, in Sicilia. L'uso di creare accessi ridotti (per praticità e per ragioni di
sicurezza) per merci, plichi e altro era diffuso ovunque in presenza di grandi portoni, anche per
la difficoltà di aprire e chiudere ante pesanti. Finestrelle analoghe erano anche presenti nelle
porte delle scuderie per dare aria ai cavalli e in quelle delle rimesse di autovetture (per disperdere
all'esterno le esalazioni del motore) ma anche in alcuni palazzi (con funzione di spioncino) per
scrutare chi suonava al campanello in mancanza di altre finestre in facciata, soprattutto da
quando scarseggiava la servitù un tempo addetta a questo compito.
In Toscana, come ben sappiamo, la vendita a "sportello" di generi alimentari (con personale all'interno della bottega e utente in strada, con accesso bloccato da un cancelletto o da una mezza anta) era in uso nelle botteghe da secoli, in tante occasioni: nei giorni festivi, nelle ricorrenze di santi patroni, ecc. Dobbiamo capire quindi caso per caso la funzione dell'ambiente che si trovava dietro all'apertura e vanno studiate le leggi locali in materia, prima di poter affermare che siamo di fronte a buchette del vino.
Fuori da un sicuro contesto toscano e da una forma immediatamente riconoscibile, è difficile dare per probabile un uso di questi finestrini come buchette. Ma non possiamo neanche escluderlo, visto il caso (già documentato su questo sito) della città di Faenza, la presenza di "cancelletti" a Roma e la vendita del vino dalle "buche" a Bologna. Da poco abbiamo scoperto che anche nel capoluogo emiliano c'erano, probabilmente già nel Settecento, rivendite di vino al minuto dai palazzi signorili: è probabile che proprio da lì sia venuto il termine di “buchette”, ma ne riparleremo in un’altra occasione.
Tornando alle Langhe, rinomata terra di vini, val la pena indagare e studiare la storia e il contesto di queste aperture piemontesi, alla ricerca di documenti che ci svelino qualche verità e ci facciano uscire dall’incertezza. Dobbiamo insomma tener sempre presente questo concetto: “ogni buchetta del vino è uno sportello, ma ogni sportello non è necessariamente una buchetta del vino”.
20 luglio 2020
Le "buchete da ven"... di Faenza!
di Diletta Corsini
Grazie alla segnalazione della signora Vilma Ortolani, che ci ha contattati attraverso la pagina FB, scopriamo che anche Faenza ha avuto i suoi finestrini del vino. Ricavati nei portoni di case e palazzi, l'origine di queste aperture risale alla prima metà dell'ottocento e precisamente all'editto emanato il 12 luglio 1824 dal Cardinale Agostino Rivarola, inviato di papa Leone XII a Ravenna per combattere giacobinismo e carboneria. Siamo nel territorio dello Stato Pontificio, fuori dai confini del Granducato di Toscana, e la notizia è davvero clamorosa.
28 aprile 2019.
San Casciano, una buchetta "volante"?
Non è la prima, non sarà neanche l'ultima, ma una risposta certa non siamo in grado di darla. Come ci segnala Antonio Taddei, che ringraziamo di cuore, ha tutta l'aria di un vero e proprio finestrino del vino, addirittura trasformato, come in altri casi, in cassetta delle lettere. Ma come si spiega che si trovi al primo piano, irraggiungibile sia dalla strada che dalla più vicina finestra? Eppure la forma, i materiali, le misure sono proprio quelle delle aperture usate per vendere il vino a fiaschi.
Niente da fare, per adesso, se non troviamo testimonianze e documenti che, come in un altro caso vicino a Bagno a Ripoli, ci raccontano per esempio che è stata spostata da una posizione più consona per conservarla ma che originariamente si trovava ad altezza di braccio, non possiamo inserire questa bella scoperta nell'elenco ufficiale delle buchette del vino.
Ma la voglia di approfondire è tanta, e presto faremo un salto in via Lucardesi 29, nel centro di San Cascianio Val di Pesa, per vedere di scoprire qualcosa di più.
10 febbraio 2019
Una targa per ogni buchetta di Matteo Faglia
Abbiamo voluto cominciare da una delle buchette più significative e più fotografate: quella sul lato del Palazzo Antinori, in via del Trebbio 1. Il Marchese Piero Antinori, tra i nostri primi e più entusiasti soci, ha ospitato il 13 dicembre 2017 una simpatica e partecipata "cerimonia" durante la quale ci siamo scambiati notizie e auspici sulla storia e il destino dei Finestrini del Vino, abbiamo "scoperto" la prima targa d'ottone e abbiamo brindato al successo dell'iniziativa che, con tutta
la pazienza del caso, porterà alla segnalazione di tutte le
referenze censite e "certificate" dalla nostra Associazione.
Cominciando ovviamente dalla città di Firenze, per poi
allargarci al resto della Toscana.
Presenti tra gli altri l'autore del libro "I Finestrini del Vino"
Massimo Casprini, l'arch. Lia Pescatori della
Soprintendenza che ha dato il nulla osta all'operazione,
altri proprietari di buchette e alcuni giornalisti, tra cui
Milko Chilleri che ha girato questo bel video visibile su
Certaldo Alto
La nostra socia Marita ha fatto interessanti scoperte a Certaldo Alto. In Piazza San Jacopo e Filippo, altezza, dimensioni e foggia non lasciano dubbi, andremo a curiosare all'interno per vedere cosa è rimasto.
E che dire dell'apertura in via della Rena 4, così evidente all'interno e, invece, nascosta e quasi irriconoscibile tra i mattoni della parete esterna?
Il sito, gestito dall'Associazione Buchette del Vino, è online dal 30 marzo 2016.
I testi sono a cura di Diletta Corsini, Matteo Faglia, Mary Forrest, salvo dove diversamente specificato.
This website is managed by the Wine Windows Association (Associazione Buchette del Vino).
The text has been prepared by Diletta, Corsini, Matteo Faglia and Mary Forrest, except when otherwise indicated.
Buchette del Vino
Associazione Culturale
via della Pergola, 48
50121 FIRENZE
0039 0550503936
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